Meglio precisare prima che a qualcuno venga la voglia di fraintendere?

Le cose di base sono fondamentali per capire tutto il resto. Quindi ritorniamo ai numeri, dei quali parlavo ieri.

Dicevo che i numeri “base” sono 10 e vanno da:

0 – 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9

perchè nei livelli successivi non fanno altro che ripetersi fra loro.

I numeri base sono di natura “orizzontale” e sono equidistanti fra loro. Li differenzia sempre un 1 di troppo o di meno.

Quello che volevo dire è che non esistono numeri più importanti degli altri, e che quindi non significa che il 7 sebbene inferiore numericamente al 9, non è meno importante del 9. Tutti sono necessari alla numerazione. Tutti.

Lo “0” – zero è il Nulla ed il Caos, da cui viene sempre generato qualcosa se si segue la legge del Bene, altrimenti è distruzione, spegnimento eterno. Infatti esistono i numeri negativi al di sotto di esso.

L’ 1 è Dio ed anche il 10 lo è, ma con diverso impercettibile significato. Ogni volta che si va verso lo 0 (zero) si va poi ad incontrare Dio, 10. Ovviamente ogni volta che si incontra Dio, si fa un salto di livello (chiamiamolo così per ora, anche se come termine non mi piace).

Avete presente l’Abaco? E’ più o meno strutturato così. Da 0 a 9 siamo al primo livello di base, dal 10 al 19 al secondo livello e così via.

Pensiamo per esempio al sistema binario (su cui la moderna tecnologia si basa), è formato da 1 e 0, acceso e spento, visto che comunque i computer funzionano solo ad energia elettrica. Provate ad immaginare di poter far uso di energia illimitata ed inesauribile come quella divina?

In parte lo sappiamo già, se pensiamo all’energia atomica o a tutte quelle nuove energie superpotenziate che stanno per venire fuori in questi giorni o che sono già state scoperte ma che vengono poco utilizzate (forse perchè è preferibile fossilizzarsi?) e parlo anche di quelle naturali come il fulmine, l’esplosione vulcanica, la generazione d’idrogeno, i geisser ecc.ecc.

I numeri quindi servono per contare e calcolare, i numeri hanno una frequenza, una vibrazione, i numeri sono archetipi, i numeri sono anche energia, i numeri regolano l’ordine nell’universo. Dovremo per sempre ringraziare gli Arabi per aver diffuso in tutto il mondo questa conoscenza.

Ma i numeri non hanno un valore.

Mi spiego meglio. Matematicamente parlando ok, ne hanno uno, se così si vuole definire, è intrinseco. Numero = valore? ok, va bene se così volete. Numero = conta direi io. E’ un sistema creato per la comodità divina, diciamo. Visto che a Lui piacciono le cose semplici, non ha mai fatto nulla per complicarsi la vita, ma per semplificarla sì. Chi la complica è sempre qualcun’altro…che guarda caso è così furbo da non comparire mai nelle nostre lamentele, ma questo è un altro discorso.

Il numero è semplicemente un segno con la sua utilità, non un valore. Chi ci ha insegnato il contrario voleva prepararci all’avvento di qualcos’altro. Chi ha usato numeri per contrassegnare gli ebrei nei campi di concentramento anche.

Quindi essere il numero 7 o il numero 9, significa solamente che stiamo vibrando su quella lunghezza d’onda lì, che esprimiamo quel potenziale, il numero simboleggia qualcos’altro semmai, per comodità.

Non significa che il numero 7 è di 2 livelli inferiori al 9. Che c’entra? Chi ti ha insegnato questo ti ha ingannato.

Semplicemente tu sei il 7 ed io il 9. Punto. Due cose diverse, poste sulla stessa retta.

E’ vero bisogna considerarlo un miracolo. Tutto ciò che è Bene lo è.

Abbiamo studiato anche che in passato (e forse qualche popolazione lo fa anche ora) che il sistema numerico non era sempre impostato su base 10, come da noi, ma a volte su base 20, 30 o 40. Questo perchè secondo voi?

Se ad ogni 10 c’è un salto di livello, cosa mai ci può essere a 20, 30 o 40? Un salto raddoppiato, triplicato o quadruplicato, giusto?

Vuol dire solo che quel popolo pretendeva molto da se stesso. Per finire il ciclo non bastava fare un salto alla volta, ma ne dovevi fare 2, 3 o 4 per essere meritevole.

Ognuno in questo senso fa un po’ come vuole, ma non è richiesto.

Ecco anche perchè ad ogni fine millenio si temeva la fine del mondo. Sì una fine c’era, come nel 1999, ma come avete visto nel 2000 non c’è stata nessuna fine del mondo. Ora la fine del mondo non la collegano più ad un numero preciso, ma la rimandano solamente di anno in anno.

La fine del mondo per me è collegata ad una paura ancestrale. Ma non è questo il momento della fine del mondo, mettetevelo bene in testa. I cambiamenti fanno presagire dentro di noi la fine di un mondo, ma solamente nostro. Difficile da spiegare, ma spero sia chiaro egualmente.

Torniamo quindi al numero 11. Undici non ha valore senza la consapevolezza, la volontà di. Non può essere spinto e nemmeno costretto a farlo. L’11 non è un suicida, il suicida contravviene ad una delle Leggi primarie del divino, l’amore per la vita. Quando ci si suicida si scade per un preciso motivo e non solo perchè lo dice la Chiesa Cattolica. Quindi per essere un vero 11, ci vuole il sacrificio abbinato all’amore per la vita. E ti dico che non è affatto facile, bilanciare le due cose. Potremmo benissimo dire che l’11 è Cristico. Solo Gesù è riuscito a bilanciare le due cose. E anche venisse fuori che Gesù in fondo è solo il figlio non riconosciuto di Erode, le cose, i fatti non cambiano. Anzi ci dicono ancora di più quanto sia valso il suo sforzo.

Tutti noi abbiamo una natura bivalente, una terrena, bellissima, meravigliosa, che se solo sapessimo cosa vuol dire essere terrestri (invece di rovinarci la vita)….e un altra di un’altra dimensione, diciamo spirituale.  Unificare le due non è un compito facile, ma nemmeno è richiesto. Siamo qui proprio per assaporare i due aspetti distinti. Questo non significa essere angelici di giorno e sodoma e gomorra di notte e viceversa, non significa comportarsi in modo schizofrenico o da psicopatici.

Unificare (per me) significa accettare e non provare vergogna nel condividere questo stato. Sapere che c’è sempre un legame con l’aldilà e renderlo palese, vivendolo in modo terreno. L’amore per la natura è una di queste manifestazioni.

Nella vita non bisogna mai scadere nel fanatismo, perchè il fanatismo è fratello dell’intolleranza verso chi è diverso da noi. Ma è proprio questo il bello di essere terreni, che qui possiamo essere UNICI, non lo saremo più poi, saremo solo uno dei tanti, lo capite o no? Gli angeli sono angeli, punto. Gli arcangeli anche se qualcuno di loro diventa anche famoso come Gabriel o Michael, sono tutti uguali, punto. Esprimono le stesse capacità e potenzialità. Non esistono angeli UNICI, ma terrestri unici sì.

E’ nell’unicità che possiamo sperimentare la CREATIVITA’, in nessun altro luogo, possiamo davvero essere come Dio. E quando parlo di POTERE io parlo di questo potere, la capacità di esprimere se stessi fino in fondo, senza paure. E’ questo il nostro compito primario, non ne abbiamo altri.

Quindi quando l’11 esprime il sacrificio di sè, lo fa per esprimere se stesso completamente, perchè ci crede con tutta la sua anima, non può fare diversamente, come un musicista non può fare a meno di suonare, una ballerina di ballare e così via.

Ma non lo fa perchè si vuole suicidare o odia la vita, non deve essere questo il motivo che lo spinge. Ma l’esatto contrario, ama tanto la vita che, accetta di essere quello che è.

Cosa è successo se un 11 diventa improvvisamente suicida? Vuol dire che qualcosa si è rotto dentro di lui (comunque altamente improbabile vista l’alta resistenza alle avversità e la grande fede interiore) oppure che qualcuno lo ha spinto o ha provocato il fatto per far credere che.

Istintivamente sappiamo questo, quando avvengono fatti di questo tipo. E non si tratta di pure teorie complottistiche. C’è dell’altro.

Perchè sappiamo perfettamente che esiste la dualità e non solo dentro di noi, ma anche fuori di noi, è un’energia (attualmente) squilibrata che tende al potere assoluto. è nera e porta alla morte, alla distruzione.

Attualmente ma ancora per poco, è lui (e lo scrivo minuscolo apposta) che teme la fine del mondo, e noi attraverso di esso.

Un essere evoluto che ci sta a fare qui? Non certo per voltare le spalle a chi è meno fortunato di lui. Esegue il suo compito fin dove può arrivare e poi lascia lo spazio ad altri. Può mancare a qualcuno, ma non per questo tornerà indietro.

Esistono milioni di questi esseri qui sulla Terra, milioni! Ognuno fa il suo piccolo, nel suo tempo e nel suo spazio. Non si sa bene perchè ma anche il Bene deve avere un limite? Ecco perchè sono state generate due tipi di energie, quella positiva e quella negativa, quella bianca e quella nera, la vita e la morte e così via. O forse questa Legge valeva una volta ed ora non vale più? Per questo qualcuno ha così paura di dover finire il suo tempo?

Lo scopriremo solo vivendo.

Ed ora un appunto per me ed un saluto a cui tengo molto.

Ciao

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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